La saggezza di capitan Felicioni: “pecchiamo di inesperienza, ma continuiamo a lavorare duro”
L’amarezza del ko in volata a Jesi non ha fiaccato l’umore in casa Virtus Civitanova, anzi. C’è sempre più la consapevolezza di potersela giocare con tutti, ma di dover andare avanti a testa bassa per correggere gli errori. Ne è convinto anche il capitano biancoblu, Matteo Felicioni.
«Escluse le partite con le due big Rieti e Rimini nelle quali abbiamo mollato sin dall’inizio, nelle altre ce la siamo sempre giocata, peccato che spesso non siamo riusciti ad essere concreti nel finale – rimarca l’esterno virtussino – paghiamo un po’ di inesperienza e gli infortuni, domenica scorsa forse anche l’arbitraggio in qualche fischio dubbio nel finale, ma sta a noi rifarci sin dalle prossime partite: non dobbiamo colpevolizzare nessuno se non noi stessi».
Dispiace perché almeno tre partite sono finite pressoché in fotocopia: quelle sui campi di Giulianova e Jesi e contro Ozzano. «L’inesperienza fa la differenza – non ci gira attorno Felicioni – perché è chiaro che parlare di giocatori con esperienza per ragazzi di 25-26 anni è quasi paradossale. Siamo tutti giovani, chi ne ha di più ha solo giocato qualche partita in più rispetto ai ventenni ma è chiaro che anche chi si è già trovato in situazioni di finali punto a punto spesso negli anni passati non aveva la palla in mano o era addirittura in panchina. Qui, invece, ci si chiede di avere la palla in mano e a volte pesa e non sappiamo bene come sfruttare certe situazioni che altri giocatori saprebbero gestire perché abituati a farlo».
Parlando di ruolo all’interno della squadra, quello di Felicioni è cambiato in estate con la promozione a capitano. «Per me è innanzitutto un orgoglio – sottolinea la guardia classe ’96 nata e cresciuta a Civitanova – ma in spogliatoio mi sento sempre lo stesso. Sono un ragazzo che ama divertirsi e fare gruppo, sia in campo che fuori. Voglio bene a tutti i miei compagni di squadra e penso sempre prima di tutto al nostro bene come gruppo, le cose personali o le statistiche vengono dopo. E questo non è cambiato».
Domenica altra occasione per fare un salto in avanti in classifica a domicilio contro la lanciatissima Goldengas Senigallia. «In questa partita, come le successive due con Rieti e Roseto, se analizziamo l’avversario potrebbe sembrare una partita chiusa ancora prima di scendere in campo – dice Felicioni – dobbiamo pensare a noi stessi, a cosa sappiamo fare bene e lavorare per crescere. Poi possiamo vincere o perdere, ma focalizziamoci su di noi. Abbiamo ripreso finalmente ad allenarci con continuità in 5vs5, cosa che abbiamo fatto molto poco nelle ultime settimane. E non farlo crea una percezione totalmente diversa del campo, delle spaziature, dei movimenti. Allenarsi in 10 o in 6-7 non è la stessa cosa e sono convinto che ora che riusciamo a farlo possiamo divertirci».