La Virtus prima domina, poi butta via tutto: Cesena ringrazia e si prende i due punti

Il regalo di Natale, più che trovarlo sotto l’albero, è la Virtus Civitanova a farlo ai suoi avversari. I biancoblu gettano alle ortiche nell’ultimo minuto una vittoria che si era conquistata con una prestazione magistrale per 39’. Coesa, cinica, concentrata, la squadra di coach Schiavi (con Costa in panchina solo ad onor di firma) sfodera sul parquet dei Tigers Cesena la miglior prestazione della stagione, ma non basta per uscire dal Carisport con i due punti.

Che la Virtus abbia la faccia giusta lo si vede sin dall’inizio. I civitanovesi subiscono qualcosa dalla straripante fisicità dei romagnoli ma ribattono colpo su colpo mettendo subito il naso avanti (4-7 al 3’ con 1/2 dalla lunetta di Felicioni). Cesena risponde con 11-2 che sa di sinistro presagio (15-9 al 6’), ma stavolta la musica è diversa da quella degli ultimi mesi. Tre triple di Riccio alimentano la fiducia degli aquilotti, che cambiano marcia a inizio secondo quarto: Felicioni e compagni prendono letteralmente fuoco, firmando un parziale di 2-16 che li spinge fino al +13 (22-35 al 16’ con due bombe in fila firmate dal capitano). Chiaro che le percentuali astronomiche dei primi 15’ non possano reggere fino in fondo, la lezione in tal senso era stata severa già contro Imola. Ma anche quando la gara si “normalizza” la Virtus non perde la bussola, anzi.

Nonostante un anomalo 4/9 ai liberi, all’intervallo lungo Civitanova è avanti di 12 (27-39), altre due triple di Riccio nel cuore del terzo quarto aggiornano il massimo vantaggio addirittura a +17 (35-52 al 26’) e i Tigers paiono davvero sull’orlo del precipizio. Coach Tassinari mescola le carte in difesa per arginare la strepitosa serata balistica virtussina, ma all’ingresso dell’ultimo quarto la Virtus è ancora con le mani ben salde sul volante del match (46-58). Dopo 30’ di cuore e canestri, servono 10’ di lucidità per arginare l’energia da ora o mai più dei romagnoli. La furia cesenate riporta i padroni di casa fino al -3 (61-64 con la tripla di uno scatenato Anumba a 5’ dalla sirena), ma nel momento più difficile della serata sono le bombe di Vallasciani prima e Guerra poi a ricacciare indietro Cesena (61-70 a 3’ dalla fine).

Sembra fatta e invece pazzesche triple dall’angolo di Brighi nell’ultimo minuto, la seconda con 27” da giocare, danno addirittura la parità a quota 70. Riccio sbaglia il tiro che potrebbe valere la vittoria, Guerra ferma giustamente il cronometro con il fallo a 4” dalla sirena dato che la Virtus non ha ancora esaurito il bonus. Ma sulla rimessa in zona d’attacco l’arbitro fischia un fallo antisportivo a Felicioni quantomeno dubbio (ad essere generosi) sul tentativo di smarcamento di Brighi: l’ex Porto Sant’Elpidio è glaciale col 2/2, poi sulla rimessa a metà campo Guerra riferma subito il cronometro col fallo su Anumba. L’esterno segna il primo, ma fallisce il secondo lasciano una porticina minuscola aperta alla Virtus. Il rimbalzo è di Vallasciani, che con 3” riesce a fare un paio di palleggi e sparare la preghiera da metà campo. Gli dei del basket però dicono di no: un’altra sconfitta diventa realtà, ma questa fa male come una pugnalata nel fianco.

TIGERS CESENA-VIRTUS CIVITANOVA 73-70

CESENA: Bugatti 9, Nwokoye, Anumba 17, Bertini ne, Mascherpa ne, Moretti 11, Genovese ne, Gallizzi 14, Ndour 2, Arnaut 6, Brighi 14. All.: Tassinari.

CIVITANOVA: Montanari ne, Rosettani 7, Costa, Cognigni 1, Guerra 9, Pedicone 2, Felicioni 7, Vallasciani 8, Dessì, Riccio 19, Musci 17. All.: Schiavi.

ARBITRI: Biondi, Bragagnolo.

PARZIALI: 20-19, 7-20, 19-19, 27-12.