Gulini pronto a dare una mano: “spogliatoio unito, faccio quello che serve per la salvezza”
Primi giorni di lavoro con la squadra per l’ultimo arrivato in casa Virtus Civitanova. Gianmarco Gulini è arrivato in città martedì, dopo aver chiuso la sua esperienza biennale in quel di Fabriano, e si è messo subito a disposizione di coach Schiavi, che spera possa essere il jolly sulla ripida strada verso la salvezza. «La prima cosa che mi ha colpito è che ho trovato uno spogliatoio molto unito e in una situazione così magari ci si può aspettare che gli animi siano più demoralizzati – dice il neo biancoblu – e invece ho trovato un gruppo super unito, fatto di ragazzi molto disponibili partendo dai senior e arrivando fino agli under. Mi sto ambientando giorno dopo giorno, ma le sensazioni sono positive».
La poliedricità è sicuramente uno dei punti forti dell’esterno originario di Urbania. «In questo momento credo ci sia più bisogno che giochi da play piuttosto che da guardia, per dare una mano a giocatori come Costa e Riccio che potrebbero essere agevolati da questo – afferma Gulini – ma la mia capacità di giocare in tutte e due le posizioni penso possa essere un’arma in più che può consentire di distribuire meglio i possessi».
È vero che scende dalla A2, ma lo scorso anno l’ex Janus la Serie B l’ha vinta e non è certo impreparato al girone nel quale va a tuffarsi. «Ho seguito il campionato durante tutta la stagione – conferma Gulini – è vero che l’anno scorso l’ho giocato questo torneo, ma all’inizio non mi aspettavo di giocare anche da protagonista in una squadra importante come Fabriano, per cui ero anche un po’ impreparato. Ma quest’anno ho sembrato buttato un occhio a quello che accadeva».
Trasuda voglia di crescere, voglia di fare il 19enne cresciuto nelle fila della Vuelle Pesaro. Ma anche grande consapevolezza su pregi e difetti che lo accompagnano. «Sto lavorando su vari aspetti del mio gioco e continuo a farlo ogni giorno – rimarca Gulini – sono giovane, è normale che sia così, ma sto cercando di migliorare in particolare il tiro e le letture sul pick and roll, due cose che voglio affinare e che quest’anno, con la possibilità di allenarmi con giocatori di grande qualità, credo di aver potuto affinare un po’. Tra le cose che mi piacciono direi il palleggio arresto e tiro, che preferisco al tiro da tre, e poi sono un ragazzo che attacca molto il ferro e fa correre la squadra».
Ora la testa però è sulla partita di domenica contro Faenza, con la quale si chiude la regular season virtussina. «Sappiamo che classifica e accoppiamenti dei playout sono abbastanza definiti, ma vogliamo approcciare la partita al meglio, con la giusta durezza – conclude Gulini – a Faenza ho dato un’occhiata e già dai nomi che compongono il roster si capisce il valore della squadra. Ho affrontato Aromando nella prima metà di stagione quando era a Chieti e sta facendo un grande campionato, ma tutto il team è molto forte, anche nel reparto esterni. Ma faremo del nostro meglio».