Capitan Felicioni non fa drammi: “l’Attila ha meritato, con tre promozioni importante lavorare ma con serenità”
Nervi saldi, testa bassa e lavorare per correggere ciò che non ha funzionato. Non c’è molto altro da fare per la Virtus Civitanova dopo il bruciante ko interno di domenica scorsa contro l’Attila Junior Porto Recanati.
Una partita che ha lasciato l’amaro in bocca, non lo nasconde capitan Matteo Felicioni. «Abbiamo il solito problema dell’approccio alla gara, poi con certe squadre riusciamo a recuperare, con altre, come Porto Recanati, facciamo più fatica – ammette Felicioni – rischioso, perché poi contro squadre come questa o il Bramante poi il gap non è facile da recuperare. Vedendo che le nostre cose non riuscivano abbiamo iniziato ad agitarci, loro hanno giocato benissimo e hanno meritato assolutamente di vincere. Ora dobbiamo guardare avanti».
Seppure si tratti solo della terza sconfitta stagionale, il fatto che questi ko siano maturati tutti contro le due formazioni più accreditate del torneo insieme alla Virtus, ovvero Porto Recanati e Bramante Pesaro, accende un piccolo campanello d’allarme. «Piccolo campanello sì, ma fortunatamente quest’anno non si vince il campionato solo col primo posto, ma ci sono tre posti da giocarsi nei playoff e le prime tre non si scontrano mai – ricorda la guardia biancoblu – questo è un aspetto molto positivo, avendo noi perso contro l’attuale prima e una delle terze. Certo che perdere le partite che dobbiamo vincere per dimostrare qualcosa in più non è il massimo, ma lavoreremo per migliorare ciò di cui parliamo già da mesi, siamo coscienti di quali siano i nostri limiti».
Non l’avversario più semplice per rimettersi in marcia quello che i civitanovesi si troveranno di fronte sabato sera, ovvero la lanciatissima G. Contract Montemarciano, salita nel gruppone al terzo posto. «Ci avevano dato filo da torcere anche all’andata – sottolinea il capitano biancoblu – è una squadra dinamica, che cambia su tutto in difesa e fa molta “rumba”, proverà a metterci in difficoltà con questo. La chiave sarà giocare tranquilli, non cedere alle tentazioni di questo stile di gioco e fare invece il nostro di gioco».