Virtus, ecco il rinforzo: arriva Botteghi a dar man forte sotto le plance
La Virtus Basket Civitanova è lieta di annunciare l’ingaggio di Matteo Botteghi. Pivot di 203 centimetri, classe 1995, era da diverse settimane aggregato alla squadra per gli allenamenti dopo che nella scorsa stagione aveva vestito la canotta della Sutor Montegranaro (Serie B).
Originario di Rimini, cresce nel settore giovanile di Santarcangelo, iniziando ad affacciarsi in prima squadra, all’epoca in Serie B, già nel 2010. Resta agli Angels fino al 2013, avendo modo di muovere i primi passi tra i senior in Serie D (11,3 punti a gara nel 2012/2013), poi torna nella “sua” San Marino per vestire la maglia della Titano in Dnc, contribuendo con 4,1 punti e 4,6 rimbalzi. Nel 2014/2015 ecco la prima volta fuori regione, salendo in Serie B per sposare la causa di Monsummano: qui si conferma con 3,0 punti e 2,3 rimbalzi a partita. Dall’annata toscana in avanti c’è solo Serie B nella sua carriera. Nel 2015/2016 torna a Santarcangelo con ruolo da protagonista, firmando una solida stagione da 7,2 punti (col 52% da 3) e 4,9 rimbalzi che gli valgono la chiamata, l’anno dopo, dall’ambiziosa Cento: coi biancorossi gioca anche i playoff, seppur il suo impatto sia meno produttivo (2,7 punti e 3,4 rimbalzi ad allacciata di scarpe). Nel 2017/2018 scende a sud a Catanzaro, dove mette sul piatto 9,2 punti e 5,9 rimbalzi di media, prima di tornare nuovamente in Toscana, nel 2018/2019, per contribuire alla buona stagione di Empoli (5,3 punti e 5,3 rimbalzi a sera). La stagione 2019/2020, quella stoppata dal covid, era stata fino a quel momento la migliore per lui a livello di cifre personali: a Formia i numeri parlavano infatti di 11,4 punti e 6,1 rimbalzi di media. Dopo la pandemia, inizia la stagione 2020/2021 a Fiorenzuola, che però lascia dopo sule due partite per scendere a sud, a Monopoli: qui contribuisce alla rocambolesca salvezza dei pugliesi, che vincono la serie di playout contro Pozzuoli rimontando da 0-2, con 7,1 punti e 7,7 rimbalzi. La stagione scorsa, come anticipato, lo vede per la prima volta nelle Marche a due passi da Civitanova, in quel di Montegranaro: produce 6,4 punti e 6,9 rimbalzi ma è costretto a lasciare la squadra sul più bello a causa della rottura del tendine d’Achille patita in gara 1 di playout contro Cesena.
Per il neo virtussino anche diverse esperienze con le maglie della Nazionale italiana e sanmarinese. Dopo aver vestito la canotta azzurra in alcuni raduni estivi, infatti, ecco la scelta di sposare la causa di San Marino, partecipando a due edizioni degli Europei per i Piccoli Stati, nel 2016 e nel 2018: nella prima edizioni porta a casa la medaglia di bronzo, nella seconda i biancoazzurri si fermano più indietro ma lui finisce secondo nella classifica dei migliori rimbalzisti del torneo (12,6 a partita, meglio solo il maltese oggi alla Sutor Montegranaro Tevin Falzon con 15,0).
Queste le sue prime parole da neo giocatore della Virtus: «Ho scelto Civitanova per diversi fattori. In primis la parte tecnica. Mi sono unito alla squadra per gli allenamenti ormai da un mese e ho potuto quindi vedere come si lavora in campo e fuori: squadra, staff e tutta l’organizzazione sono da categoria superiore. In secondo luogo, vengo da un infortunio importante che mi ha tenuto fuori per parecchio tempo e qui ho l’opportunità per riprendermi nel miglior modo possibile. Infine, la vicinanza alla famiglia, visto che io sono di Rimini, che è relativamente vicina, e la mia ragazza è di Porto San Giorgio».
Così coach Marco Schiavi: «Matteo è un ottimo giocatore, che ha conoscenza ed esperienza di categoria superiore. Ci darà maggiori sicurezze nel reparto lunghi in vista della seconda parte della stagione, in particolare guardando verso i playoff. Le premesse affinché faccia bene ci sono tutte».
Le considerazioni del gm Marco Pallotti: «Matteo è la migliore soluzione possibile in questo momento sul mercato, ma anche una firma che guarda al futuro. Come avevamo detto più volte, avevamo intenzione di inserire un lungo in più che non andasse ad alterare di molto il nostro equilibrio. E lui, venendo da un infortunio molto serio, in questa fase risponde all’identikit, anche se parliamo di un giocatore abituato a stare ai piani superiori, quei piani superiori cui aspiriamo anche noi».