Landoni un passo alla volta: “occhio a Foligno, blindiamo un posto tra le prime tre”
Una settimana a dir poco decisiva quella che si trova davanti la Virtus Civitanova. Sono in arrivo infatti tre partite in otto giorni per i biancoblu, che entrano in questo mini tour de force con le mani salde sul primo posto grazie anche al successo di domenica scorsa contro Todi. Una vittoria preziosa ma non certo agevole, come conferma Andres Landoni.
«Uno dei nostri punti forti ora è quello di essere una squadra lunga – sottolinea il lungo argentino – per cui alla fine se teniamo alta l’intensità poi troviamo sempre un momento della partita in cui riusciamo a scavare un solco che poi si rivela decisivo. Per questo dobbiamo restare sempre tranquilli e concentrati anche quando le cose non girano».
Un bel contributo è arrivato proprio dall’ex Barrio Parque, al suo season-high con 32 punti segnati. «Avevo segnato così tanto in passato, ma in generale non è una delle mie qualità principali quella di segnare tanti punti – ammette Landoni – in Argentina ho sempre avuto un ruolo diverso da questo. Ma mi rendo conto che io e Franco, essendo stranieri in un campionato estero per noi, dobbiamo prenderci qualche responsabilità in più e va benissimo così».
Ad ogni modo, la testa resta fissa sull’obiettivo di difendere il primo posto, ma senza troppi calcoli. «Non manca tanto alla fine della regular season, ma ci aspettano cinque partite toste – ammonisce il giocatore virtussino – con questa formula non cambia molto arrivare primo o terzo: pensiamo ad allenarci e a prepararci bene per i playoff».
E in ottica playoff sarà un già un bel test la sfida di domenica sul campo della Lucky Wind Foligno: partita da vincere perché potrebbe anche già valere la matematica certezza di un piazzamento nelle prime tre: «Foligno viene da diverse sconfitte arrivate all’ultimo tiro o quasi – conclude Landoni – per cui attenzione perché è una squadra che vale più di quanto non dica la classifica. Mi dicono anche che il loro campo è caldo e loro giocano in maniera molto fisica: dovremo giocare al nostro meglio se vogliamo vincere».