Moretti Village pronta alla battaglia playoff, Marini: “attenti a Jesi, noi abbiamo tutto da perdere”
Ora si fa sul serio. La Moretti Village Civitanova affila le armi in vista dell’esordio nei playoff che mettono in palio la promozione in Serie B Interregionale: domenica alle 18.30 al PalaRisorgimento arriva la Wispone Jesi per gara 1 di semifinale.
Di fatto un campionato a sé, in cui si riparte da zero ma senza dimenticare il percorso costruito in sette mesi di lavoro, come rimarca il vice allenatore biancoblu Gabriele Marini. «Nel complesso siamo stati bravi, abbiamo perso poco e lo abbiamo fatto in partite che “potevamo perdere”, ovvero quelle con squadre del nostro stesso livello – spiega Marini – non abbiamo lasciato punti per strada con le squadre che sono arrivate più indietro in classifica e questo è stato decisivo alla fine nella corsa al primo posto, che era un primo obiettivo stagionale. Lo abbiamo voluto fortemente e siamo felici di averlo centrato».
La squadra sta cercando nuovi equilibri dopo l’infortunio che ha messo ko Matteo Felicioni (operato lunedì al ginocchio, lo rivedremo nella prossima stagione) ma nel frattempo è stata brava a tenere la barra dritta, senza disunirsi. «In un colpo solo abbiamo perso capitano, miglior difensore sugli esterni e playmaker titolare, un ruolo che stava ricoprendo molto bene – conferma l’assistente di coach Schiavi – nel brevissimo abbiamo tamponato la perdita di nervi, facendo due belle vittorie. Poi però è chiaro che col passare delle settimane si è visto ciò che ti toglie un’assenza del genere, sia in partita che in allenamento. Siamo tutt’ora in una fase di riassestamento, ma abbiamo tanti buoni giocatori, sia tra gli esterni che nei lunghi, per cui ci faremo trovare pronti per questi playoff».
Playoff che, appunto, vedranno la Virtus sfidare Jesi nel primo turno, una squadra che poche settimane fa al PalaRisorgimento ha messo i brividi fino in fondo agli aquilotti. «Di sicuro noi abbiamo tutto da perdere e loro tutto da guadagnare – rimarca Marini – quando trovi una squadra giovane e con la testa sgombra come la Taurus, che ha già raggiunto i suoi obiettivi stagionali, è chiaro che chi rischia di più sia la squadra favorita. Domenica non possiamo permetterci di sbagliare, in una serie a tre partite è pericoloso steccare la prima. E sarebbe importante anche chiuderla in due partite, perché con le rotazioni accorciate che abbiamo in questa fase avere qualche giorno in più per tirare il fiato sarebbe tutto di guadagnato. Jesi ha messo dentro due ottimi giocatori come il playmaker De La Cruz e il lungo Goodman, ma tutta la squadra è cresciuta in maniera esponenziale, a partire da Anibaldi, leader tecnico e carismatico del team nonostante sia solo un 2003. Una squadra lunga, che corre tanto: dovremo essere bravi a imporre il nostro di ritmo, la nostra fisicità».