Rossella non pervenuta, Senigallia dilaga
La peggior Rossella Civitanova dell’anno crolla a Senigallia e infila la sesta sconfitta consecutiva. La Goldengas trova una serata esagerata in attacco, ma la difesa civitanovese contribuisce ampiamente e nel secondo tempo di fatto la contesa prende decisamente la direzione di Senigallia.
Col roster al completo, coach Mazzalupi manda in tribuna Fabi e, come consuetudine, la Rossella approccia tutto sommato bene la gara, con Casagrande che evidentemente ha energia in più del solito per la sfida da ex: 7 punti in un amen del numero 24 spingono i biancoblu al rapido +7 (4-11 al 3’). In attacco bene o male i biancoblu trovano sempre qualcosa, ma il problema è che la difesa è troppo sonnacchiosa: Gurini e Pozzetti si infilano presto negli spazi lasciati dalla retroguardia virtussina e in un amen recuperano il terreno perso e piazzano il controbreak (22-15 al 7’). I padroni di casa non perdonano neanche mezza amnesia, ma è chiaro che subendo 32 punti nel solo primo quarto è dura venirne a capo contro una squadra talentuosa come Senigallia. La Virtus precipita anche a -15 (55-40 al 19’) ed è costretta di nuovo ad usare Milani col contagocce, stavolta a causa dei prematuri tre falli, ma tenersi aggrappati alla partita sfidando Senigallia sul suo terreno, quello della partita ad alto punteggio, è un rischio incalcolabile. Neanche la difesa a zona ferma la marea biancorossa e così la sirena di metà gara con il tabellone luminoso sul 55-42 non sembra nemmeno così male.
La Rossella dovrebbe cambiare marcia soprattutto a livello di energia al rientro dal parquet e invece è Senigallia a dare un’altra sgasata in avvio di terzo quarto. Gurini è inarrestabile, l’esperienza di Pierantoni fa il vuoto sotto canestro e così la Goldengas vola via sforando i 20 punti di vantaggio. I biancorossi toccano il +31 sul finire del terzo periodo (83-52 al 29’ con il jumper dal mezzo angolo di Cicconi Massi). L’ultimo periodo è solo un lento calvario, con Amoroso e compagni sulle ginocchia e Senigallia a concedere qualcosina solo nei minuti finali, con i due coach a svuotare le rispettive panchine: alla sirena il tabellone recita un pesante 103-84, non il miglior viatico per aprire le due settimane che decideranno il destino virtussino.
Queste le parole di coach Mazzalupi a fine partita: «Alla prima difficoltà siamo usciti dalla partita. Abbiamo visto gli spettri delle scorse partite e abbiamo mollato, ma stavolta davvero troppo presto. Ci siamo disuniti e questa è una mia colpa, perché c’erano tutte le possibilità di rimettere in piedi la partita. Mi assumo tutte le responsabilità. Difficile parlare di questioni tecniche dopo una prestazione del genere: orgoglio e voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo devono venire prima. E invece noi alla prima difficoltà abbiamo iniziato a piangerci addosso. Non si vincono le partite così, ma soprattutto non ci si salva. Ora dobbiamo lavorare sulla testa: con la faccia di oggi non ce la possiamo giocare con nessuno. Forse giocare già fra quattro giorni contro Vicenza è un bene: possiamo catalizzare la voglia di riscatto. Ma, ripeto, dovremo avere un’altra faccia».
GOLDENGAS SENIGALLIA-ROSSELLA CIVITANOVA 103-84
SENIGALLIA: Conte 13, Pierantoni 8, Giacomini 6, Giunta 6, Centis, Gurini 24, Terenzi 1, Cicconi Massi 13, Costantini, Moretti 4, Pozzetti 9, Peroni 19. All.: Ruini.
CIVITANOVA: Ciarapica 2, Cognigni 7, Andreani 11, Felicioni 2, Vallasciani 9, Amoroso 11, Lusvarghi 12, Casagrande 13, Rocchi 8, Milani 9. All.: Mazzalupi.
ARBITRI: Castellano, Gurrera.
PARZIALI: 32-25, 23-17, 28-14, 20-28.