La Virtus vola con un Vallasciani “scorer”: “faccio quello che serve, io voglio vincere”
Virtus Civitanova in campo per cercare la migliore condizione in vista del rush finale del 2022, che i biancoblu affronteranno da primi della classe. La vittoria contro la Robur Osimo è stata più che preziosa per tenere a distanza le inseguitrici, come ricorda uno dei senatori virtussini, Marco Vallasciani. «E’ stata una partita molto fisica – afferma il lungo da Porto San Giorgio – ci hanno dato filo da torcere fino all’ultimo minuto senza mai abbattersi, all’imbocco dell’ultimo minuto erano ancora a -5. È stato difficile, ma siamo stati bravi: ciò che contava era portare a casa i due punti in un campionato duro ed equilibrato come questa C Gold, nella quale non puoi sottovalutare nessuno, tutte le squadre possono metterti in difficoltà sia a livello tecnico che di foga e voglia. Anche quando affronti squadre che hanno pochi punti in classifica devi essere sempre pronto alla battaglia, nessuno ti regala niente».
Un Vallasciani in versione “scorer” in questa prima parte di stagione: i 12,0 punti a partita sono il suo massimo da quando gioca a livello senior. Una sorpresa per chi è abituato vederlo soltanto battagliare sotto le plance. «Io cerco di giocare come ho sempre fatto – minimizza l’ala biancoblu – mi piace difendere, mi piace fare il lavoro sporco, ma il mio focus principale è uno: vincere. Che aiuti la squadra con un rimbalzo, un passaggio o una difesa non fa differenza, se quest’anno servono più punti cercherò di farli».
Il finale di anno per la Virtus non è dei più semplici, con due trasferte toste in arrivo: quella di sabato a Pesaro contro il Pisaurum, poi la trasferta di mercoledì sera a Perugia contro Valdiceppo. «Due partite importanti che sarebbe bello vincere entrambe – non si nasconde Vallasciani – però dobbiamo affrontarle concentrandoci su una alla volta. Pensiamo a dare tutto sabato in primis, poi penseremo a Valdiceppo. Siamo una squadra forte, che quando fa le sue cose è veramente difficile da fermare. Per cui pensiamo a noi prima che agli altri».