Botteghi a piccoli passi: “pronto a dare una mano, la Virtus è una corazzata”
È iniziata domenica scorsa ad Assisi l’avventura civitanovese di Matteo Botteghi. Il pivot romagnolo ha dato il suo contributo al successo che tiene la Virtus Civitanova in vetta alla classifica della Serie C Gold con 4 punti sulle inseguitrici più prossime e si prepara a fare sempre di più da qui in avanti. «Sicuramente non si poteva chiedere di meglio per iniziare – sottolinea il neo biancoblu – abbiamo giocato all’inizio con poca presenza mentale e infatti loro sono stati in partita per tutto il primo tempo. La difesa non ha funzionato al meglio, non è un caso che abbiano segnato 40 punti in 20’, decisamente troppo. Nel secondo tempo siamo entrati più determinati, abbiamo stretto qualche vite in difesa e costruito quel vantaggio che abbiamo gestito fino alla sirena. Per me è stato un esordio positivo, sono riuscito a dare un piccolo contributo, va bene così».
Botteghi si era aggregato al gruppo virtussino ormai un mese fa e ormai il suo recupero dal brutto infortunio patito alla fine della scorsa stagione si può dire completato. «Quando sono arrivato ero ancora abbastanza indietro, non è facile quando devi recuperare da un infortunio tosto come la rottura di un tendine d’Achille – conferma il pivot ex Montegranaro – lavorare giorno dopo giorno con lo staff tecnico e medico della società mi ha aiutato a ritrovare il ritmo partita. Sto crescendo pian piano».
Il lungo sanmarinese torna in Serie C per la prima volta dagli inizi della sua carriera, dopo tanti anni in Serie B. «Il mio primo vero campionato senior fu nell’allora Dnc a San Marino – ricorda Botteghi – ma da lì in avanti ho sempre giocato al piano superiore, per cui di fatto questo è un campionato nuovo per me. Le squadre della fascia alta della classifica sono di ottimo livello e la Virtus la ritengo una corazzata. Ma il campionato è insidioso, tutte le squadre hanno 10 giocatori di livello che possono tenere il campo e dare fastidio».
Domenica contro la Infoservice San Benedetto altra partita nella quale l’aspetto mentale sarà cruciale, come spesso accade nei testa-coda. «Il rischio è quello di non essere pronti con la testa sulla gara – ammonisce Botteghi – il coach su questo ha battuto molto già la scorsa settimana e lo sta facendo già nell’avvicinamento verso San Benedetto. La concentrazione sarà la chiave per portarla a casa».